Come funziona lo sbiancamento dentale?
Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno nel momento in cui viene posto a contatto con i denti.
Queste molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, rendendole non più visibili.
Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale.
Dopo il trattamento sbiancante, eventuali corone protesiche od otturazioni potranno essere maggiormente visibili in quanto non più adeguate al nuovo colore raggiunto dai denti naturali. In tal caso, potranno essere sostituite con altre dello stesso colore dei denti sbiancati.
Lo sbiancamento dentale nel nostro studio
Presso il nostro studio è possibile eseguire, principalmente 2 tipologie di sbiancamento:
tecnica ambulatoriale: prevede l’applicazione sui denti di perossido di idrogeno ad alta concentrazione (circa 40%) per un’ora, associata all’uso di lampade o laser che vanno ad aiutare l’azione del gel;
tecnica domiciliare: il laboratorio odontotecnico confeziona due mascherine trasparenti che andranno a calzare perfettamente sulle arcate dentarie del paziente. La particolarità di queste mascherine consiste nella presenza sulla superficie esterna di serbatoi che saranno utili per contenere il gel sbiancante. L’odontoiatra mostrerà al paziente come posizionare il gel sulle mascherine e come indossarle. Il paziente dovrà portare queste mascherine tutti i giorni per circa due settimane, per un tempo che verrà indicato dall’igienista in funzione delle caratteristiche individuali. La durata di applicazione giornaliera e la durata del trattamento dipendono dalla concentrazione del prodotto utilizzato (perossido di carbammide dal 10% al 16%) e dalla severità della discromia.